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Comporre per coro

Giornata di formazione promossa da Conservatorio G. Verdi di Torino e Feniarco nell'ambito della seconda edizione del concorso internazionale per direttori di coro F. Corti.

► MERCOLEDI 19 OTTOBRE 2022
Conservatorio G. Verdi di Torino, Piazza Bodoni
ore 10-13 e 15-17.30

(Iscrizioni chiuse)

Il workshop a tutti gli interessati, in particolare agli studenti di composizione, didattica, direzione di coro, esercitazioni corali. 
Lo strumento-coro ha caratteristiche proprie, peculiari, che necessitano di una scrittura ad hoc e delle competenze specifiche che partono, prima di tutto, dalla conoscenza delle voci e della loro capacità di fondersi insieme. 

PROGRAMMA
La giornata intende toccare alcuni degli aspetti legati alla scrittura corale e si articola con il seguente programma:

  • Presentiamoci: le nostre esperienze (o “non” esperienze) di composizione per coro;
  • Partiamo da... alcune composizioni degli allievi del Conservatorio G. Verdi di Torino;
  • Spunti per la formazione di un proprio linguaggio compositivo (a colloquio con la produzione di alcuni compositori contemporanei);
  • La matita in mano: proposta di alcuni testi e temi per realizzare nuove composizioni;
  • Mi presento anch'io: a colloquio con alcune composizioni di Gianmartino Durighello (per coro, ensemble cameristico, corale sinfonica, per ragazzi...);
  • La parola è la vita: uno sguardo alla musica sacra e liturgica attraverso la produzione di Gianmartino Durighello.

Seguirà, alle ore 18, la presentazione ufficiale dell'edizione a stampa (a cura di Feniarco) delle opere vincitrici della prima edizione del concorso di composizione corale del Conservatorio G. Verdi di Torino realizzato nell'ambito del Concorso internazionale per direttori Fosco Corti

I brani selezionati selezionati dalla commissione di valutazione sono i seguenti
Nel pomeriggio, Marta Cellini
E lasciatemi divertire!, Francesca Idini
Via della seta, Zhao Guachong
Notte, Camilla Piovano
E poiché non avevano potuto, Gilberto Rabino

Scarica la locandina della giornata

Gianmartino Durighello

Insegnante a riposo di esercitazioni corali, è stato coordinatore del biennio in Musica sacra al Conservatorio di musica A. Steffani di Castelfranco Veneto. Come compositore ha collaborato con diversi enti italiani ed esteri e con musicisti quali Duo DissonAnce, Ensemble Couleur Vocale e Quatuor Sine Nomine di Losanna, L. Lanzarini, A. Mesirca, M. Somenzi, S. van Elst, B. Rootveld, D. Ruggeri, L. Werner. Sue composizioni sono state premiate in concorsi nazionali e internazionali, trasmesse da RAI Uno, Radio Svizzera e da emittenti private. Ha pubblicato con Armelin Musica, Bèrben, Suvini Zerboni, Feniarco, Choralife (Cina), Ediciones Si bemol&Bmm (Spagna), Music Contact (Germania), Tre Fontane (Germania). Nel 2014 la rivista Sei corde gli ha dedicato un inserto a firma di A. Gilardino. Nel 2015 Choraliter gli ha dedicato uno studio a firma di M. Da Rold e A. Kirschner, Oltre il minimalismo. Nel 2022 M. De Luca ha presentato la tesi Gianmartino Maria Durighello, Eine kritische Betrachtung seiner Gedanken und Ästhetik durch Analysen ausgewählter Neue Einfacheit presso il Kärtner Landeskonservatorium di Klagenfurt. La sua produzione, da alcuni riportata al minimalismo o alla Neue Einfachheit, agli inizi rivolta soprattutto alla musica corale e alla musica per ragazzi, si è poi indirizzata alla musica cameristica e alla musica della tradizione ebraica (Premio UCEI 2017 e partecipazione a Sorgenti di vita - RAI Uno). Nel 2020 l’associazione Cum Sanctis - Coro e Orchestra di Lublino gli ha dedicato un concerto monografico; nel 2022 gli è stata dedicata la XIII Rassegna corale compositori viventi (online edition) di A. Calcagni. Nel 2022 il Trittico ungarico, per soli, coro, arpa, ensemble di saxofoni e percussioni è stato eseguito alla prima edizione del Treviso International Saxophone Festival. Collaboratore dell’Ufficio Liturgico Nazionale, è docente di composizione per la liturgia al Coperlim-CEI e ha pubblicato testi di spiritualità e formazione con Cittadella e CLV.  

"Una musica, quella di Durighello, difficile da classificare e da contestualizzare in una precisa categoria stilistica, proprio perché collocata in un favoloso, mitico tempo, né passato né futuro, sospesa in una dimensione di straordinaria ampiezza lirica ed emotiva". (G. Acciai)  
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